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RATING di Legalità - riduzione delle commissioni bancarie

RATING DI LEGALITA’ – RIDUZIONE DELLE COMMISSIONI BANCARIE

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Il Rating di Legalità oramai è diventato una certificazione alla portata di tutte quelle aziende che vogliono distinguersi come virtuose, che adottano principi di legalità ed etici in ambito aziendale e attente alla gestione del proprio business.
Rilasciato da Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) su richiesta dell’impresa, permette di usufruire di vantaggi reali legati ad opportunità commerciali e bancarie.

Proprio su quest’ultime vogliamo porre l’attenzione attraverso un messaggio che compare sulle informative documento di sintesi c/c:

Questo è solo uno dei molteplici benefici che derivano dal riconoscimento ricevuto attraverso l’ottenimento del Rating (da 1 a 3 stelle sulla base delle informazioni fornite), oltre ad un punteggio maggiore negli appalti, la riserva di quote delle risorse finanziarie disponibili in bandi e contributi (es. Brevetti e Marchi, Voucher Internazionalizzazione ecc..) anche da parte delle pubbliche amministrazioni.
A questi si aggiunge un aumento della trasparenza e del prestigio della propria immagine aziendale sul mercato.

Attualmente circa 9.000 imprese italiane hanno colto questa opportunità, un numero ancora esiguo rispetto al rapporto costi-benefici dato da questa certificazione.

Lo Studio Michele Magro da anni affianca le imprese anche nel conseguimento del Rating di Legalità, occupandosi della valutazione, compilazione ed invio della richiesta di ottenimento della certificazione.

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RATING DI LEGALITÀ: nuova modalità di compilazione delle richieste

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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha realizzato una piattaforma web dedicata alle imprese per la compilazione e l’invio delle domande e delle comunicazioni in materia di rating di legalità. Il nuovo sistema è disponibile direttamente dal portale istituzionale www.agcm.it, la compilazione avverrà online e consentirà alle imprese di comunicare all’Autorità tutti i dati necessari per ottenere il rating e le variazioni societarie in modo più semplice e veloce, in un’ottica di trasparenza e collaborazione reciproca.

Il rating di legalità è uno strumento che consente alle imprese titolari di avere una corsia preferenziale nei finanziamenti bancari e nella partecipazione a gare pubbliche.

Lo scorso anno l’Antitrust ha rilasciato circa 3.900 rating, con un incremento annuo del 20%.

Dal 1° gennaio al 30 settembre 2019 sono state valutate 3.150 istanze, tra prima attribuzione, rinnovo ed incremento del punteggio, con una proiezione di 4.200 attestati per fine anno.

Attualmente, a livello nazionale, le aziende che possiedono tale certificazione sono circa 7.100.

Secondo la Banca d’Italia, nell’anno 2018, le aziende aventi il rating di legalità che hanno chiesto dei finanziamenti bancari hanno concretizzato migliori condizioni economiche ed istruttorie più veloci.

Il rating di legalità è una certificazione che offre alle imprese una caratteristica di esclusività, in quanto ancora oggi le aziende che la possiedono sono poche, oltre a numerosi vantaggi economici.

Siamo a disposizione per supportarvi nella compilazione della domanda.

Per maggiori informazioni inviate una mail all’indirizzo: info@studiomichelemagro.it.

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Rating di legalità: richieste in aumento

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Il rating di legalità continua a suscitare l’interesse di un numero sempre maggiore di imprese, tanto che L’AGCM comunica che nel 2018 le richieste sono aumentate del 40% e del 85% le domande di rinnovo.

Questi dati sono supportati da numeri ragguardevoli: 2000 società a cui l’AGCM ha rilasciato il rating nei primi sei mesi del 2018, con una proiezione prevista del +40% rispetto al 2017.
Non meno rilevante la crescita pari a 85% del numero di imprese che alla scadenza della durata biennale del rating già detenuto, ne chiedono il rinnovo per poter continuare ad usufruire di tale riconoscimento. Nei primi sei mesi del 2018 infatti sono oltre 400 le imprese che hanno ottenuto il rinnovo del rating.
Per accompagnare il crescente interesse del mercato e conseguire sempre maggiore efficienza ed efficacia d’azione, il 29 maggio 2018 è entrata in vigore una nuova versione del Regolamento a cura dall’Autorità, che semplifica e chiarisce il procedimento di rilascio del rating, a vantaggio di una maggiore speditezza e prevedibilità dei tempi di concessione.

Le innovazioni procedurali in tal senso introdotte riguardano, tra le altre:
– Il superamento dell’invio generalizzato di tutte le domande ricevute, per la formulazione di eventuali osservazioni, ad ANAC, Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia. Tale prassi è stata sostituita dalla trasmissione all’ANAC in formato digitale degli elementi e delle informazioni utili per l’espletamento delle verifiche di competenza, nonché dalla facoltà dell’Autorità di sottoporre ai Ministeri dell’Interno e della Giustizia richieste di informazioni e/o pareri su singoli aspetti attinenti le istanze ricevute.
– L’accesso diretto dell’Autorità alla Banca Dati Nazionale Antimafia per lo svolgimento delle verifiche antimafia necessarie al rilascio del rating, sulla base di una convenzione recentemente stipulata con il Ministero dell’Interno.

Tutto ciò si tradurrà in una riduzione degli adempimenti e dei tempi procedimentali.

Sotto il profilo della chiarificazione, il Regolamento esplicita che:
– La domanda di rinnovo del rating va presentata con le stesse modalità utilizzate per la domanda di attribuzione.
– Se la richiesta di rinnovo è presentata almeno sessanta giorni prima della scadenza del rating, quest’ultimo rimane valido fino alla nuova decisione dell’Autorità sulla richiesta, posto naturalmente che essa sia favorevole.
– Nel corso del periodo di validità del rating, l’Autorità può aggiornare il punteggio attribuito ad una impresa, se quest’ultima evidenzia nuovi elementi; l’aggiornamento del punteggio non modifica la scadenza del rating, che rimane quella fissata al momento del suo rilascio.
-Il termine per il rilascio del rating è di 60 giorni dal momento in cui l’Autorità riceve la richiesta completa inviata dall’impresa in forma digitale. Tale termine può essere sospeso, per un massimo di 45 giorni, per le verifiche di rito presso altre pubbliche amministrazioni competenti in materia di legalità.

Lo studio Michele Magro srl è a disposizione per supportarvi nella compilazione della domanda
https://www.studiomichelemagro.it/rating-di-legalita/

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RATING DI LEGALITA’: IN EVIDENZA NELLE VISURE

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Il rating di legalità approda da ottobre di quest’anno nel Registro delle Imprese e il riconoscimento, attribuito solamente alle IMPRESE CHE NE HANNO FATTO RICHIESTA, sarà addirittura visibile nelle visure camerali, con l’obiettivo di incentrare tutta l’attenzione solo sulle imprese che l’autorità garante della concorrenza e del mercato ritiene affidabili.

Ad oggi in tutta Italia le imprese in possesso delle “stellette” della legalità sono circa 3460. Il riconoscimento viene rilasciato su base volontaria e può essere richiesto per via telematica dalle imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale, che abbiano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio e che risultano iscritte nel Registro delle Imprese da almeno due anni. Ha un intervallo variabile tra un minimo (corrispondente a una “stelletta”) e un massimo (corrispondente a tre “stellette”) ed ha durata di due anni (rinnovabile su richiesta).

Del rating assegnato dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario. Inoltre riserva alle imprese indubbi vantaggi reputazionali.

Noi dello Studio Magro ci occupiamo della procedura per l’ottenimento del rating di legalità: dalla raccolta dei dati presso l’azienda fino alla compilazione e all’invio della modulistica necessaria a concludere tutto l’iter.

Per un preventivo senza impegno potete inviarci comodamente una mail o telefonare ai contatti che trovate qui sotto.

Bollettino ingannevole

IMPRESE: ATTENTE ALLE TRUFFE VIA MAIL!

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L’immagine in alto rappresenta un esempio di bollettino ingannevole che molte aziende hanno ricevuto in queste ultime settimane. Per questo motivo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha pubblicato un decalogo per aiutare le imprese a riconoscere le truffe che pervengono via mail, dove vengono avanzate richieste di pagamento che traggono in inganno al punto che, spesso, si paga senza nemmeno accorgersene.

Di cosa si tratta?

Il bollettino truccato: alle aziende viene inviato un bollettino di pagamento precompilato nel momento in cui si aspettano di ricevere un avviso di pagamento o una fattura. Il mittente “finge” di essere il soggetto cui il versamento è dovuto (es. Camera di commercio l’iscrizione annuale; l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi per la registrazione o il rinnovo di un marchio; l’organizzatore di una fiera cui si intende partecipare; l’editore delle “Pagine Gialle”);

Il modulo ingannevole: le aziende ricevono moduli per l’iscrizione a servizi in apparenza gratuiti. In realtà ci si abbona a servizi dai quali risulta molto difficile poi recedere.

Quando è il caso di allarmarsi se si riceve un bollettino o un modulo?

– Se non è chiaro il mittente;

– Se i servizi proposti sono poco comprensibili;

– Se ci sono evidenti errori grammaticali (pessime traduzioni da altre lingue).

Come difendersi da questi attacchi?

Correre ai ripari è più semplice di quanto non si pensi. Ecco un elenco di regole da applicare nel caso di un documento sospetto:

– Prima di pagare, verificate da chi proviene la richiesta;

– In caso di dubbi sul mittente, effettuare una semplice ricerca su internet;

– Se pensate che la comunicazione proveniente da un ente istituzionale non vi convince, contattate per telefono il soggetto;

– Non dare mai per scontato che i moduli precompilati coi dati della nostra azienda e con un mittente in apparenza affidabile siano da pagare ( C.C.I.A.A., organizzatore delle fiere cui avete partecipato, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), ma accertarsi con ricerche alternative (telefonata, internet).

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