Avete conservato i vostri dati informatici in cassaforte?

“Tortura abbastanza a lungo i dati ed essi confesseranno qualunque cosa.”

Darrell Huff (scrittore, 1954)

Senza ombra di dubbio i dati costituiscono da sempre una forma di potere (a volte ricattatorio) straordinario e la storia è piena di esempi. Oggi questo potere è ancora più evidente e desiderato se è vero che multinazionali lottano tra loro per carpire le nostre abitudini di consumatori.  Oppure nazioni in guerra (commerciale o militare non fa differenza) si sforzano per mettere le mani su segreti decisivi per la supremazia. Allo stesso modo aziende commerciali vogliono conoscere i dati delle concorrenti per avere vantaggi competitivi. Senza parlare della privacy individuale anche senza essere persone di spettacolo.

Bene, una volta globalmente riconosciuto ai dati lo status di oro nero dei giorni nostri, non deve sorprendere se questi vengono custoditi con grande attenzione, come i gioielli di famiglia dentro ad una cassaforte. Molti pensano che gli archivi digitali fluttuino, si conservino magicamente in una bolla o in una nuvola informatica (cloud computing). In realtà anche queste forme “liquide” o “eteree” hanno anche loro necessità di essere bene ancorate al suolo, ad una fisicità ben più tangibile.

 

E’ così che si vengono a creare dei veri e propri centri dati che somigliano sempre più a caveau con vere e proprie guardie di sicurezza che centri dati come Fort Knox con processori enormi al posto di soldi e cassette di sicurezza che garantiscono le connessioni e le reti, oltre ai dati in se. Naturalmente questa fisicità ha un notevole impatto ambientale di cui si deve tenere conto, tanto che l’energia ed il calore prodotto da un centro dati a Parigi riscalderà le piscine delle Olimpiadi Estive del 2024.

Ancora più importante però è comprendere quali dati sono in nostro possesso e a cosa servono. Spesso non sappiamo quanto valgono, o cosa possono dirci. A volte non sappiamo nemmeno di averli o di sfruttare il loro potenziale effettivo.

Parafrasando una frase dello scrittore USA Darrell Duff allora ironicamente suggeriamo che lo Studio Michele Magro è pronto a torturarvi al fine di fare confessare ai vostri dati la vera capacità e i limiti della vostra attività in modo che possiate sfruttare tutto il pot.

Quindi, cosa aspettate a contattarci?!