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NOVITA’ NEI CONTRATTI DEI METALMECCANICI

Numerose le novità per il contratto dei metalmeccanici siglato il 26 novembre scorso, che ha visto l’introduzione di forme innovative di welfare nei contratti di questa categoria.

In primo luogo ci saranno aumenti retributivi a partire dal 1° gennaio 2017 e per tutto il triennio fino a fine 2019 dove, nelle buste paga dei lavoratori, arriverà un aumento pari all’inflazione verificatasi nell’anno precedente, cioè nel 2016, misurata in base all’indice Ipca e rapportata ai minimi tabellari. Pertanto la retribuzione di base si incrementerà della stessa percentuale di crescita dell’inflazione nell’anno precedente. Inoltre è stata prevista la corresponsione di 80 euro lordi una tantum nella retribuzione di marzo 2017. Modificati inoltre anche i premi di risultato aziendali, che diventeranno integralmente variabili.

Per quanto concerne il welfare contrattuale, a tutti i dipendenti metalmeccanici e ai loro familiari sarà garantita, a partire da ottobre 2017, l’assistenza sanitaria integrativa, con un costo di 156 euro all’anno a carico esclusivamente dell’impresa.

In aggiunta a ciò, i lavoratori riceveranno anche una serie di “flexible benefits”, ovvero di buoni spendibili per pagare asili nido, libri scolastici e altro che, si spera, migliorerà ancor di più il potere d’acquisto dei lavoratori, con importi a partire da 100 euro di giugno 2017, 150 euro per giugno 2018 e 200 euro per giugno 2019.

La scelta delle parti in causa di incentrare la maggior parte delle modifiche su forme di welfare contrattuale, si rinviene nel fatto che queste forme di benefit sono detassate, al fine di non gravare eccessivamente sulle imprese di questo settore.

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