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IL CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA SLITTA A SETTEMBRE 2021

Col decreto legge 23/2020 si è disposto il rinvio dell’entrata in vigore del codice della crisi e dell’insolvenza al 1° settembre 2021.
Tale decisione è stata presa in virtù dell’attuale gravissima crisi dell’intero tessuto economico che non permette agli indicatori d’allerta di svolgere un ruolo selettivo sulle imprese che presentino criticità, in quanto il sistema di rilevamento è stato concepito nell’ottica di un quadro economico stabile e caratterizzato da oscillazioni fisiologiche.

Il sistema di allerta dovrebbe fornire all’imprenditore uno strumento per intercettare tempestivamente i fattori di crisi, reso ancor più necessario in questo periodo storico, coadiuvato dalla necessità del supporto finanziario e di un adeguato supporto professionale quando si renderà inevitabilmente necessaria una rinegoziazione dell’esposizione debitoria.

Resta comunque in vigore l’obbligo di adozione da parte delle Srl e cooperative di istituire l’organo di controllo o il revisore per quelle società che superano per due esercizi consecutivi i seguenti parametri:
– attivo dello stato patrimoniale superiore a 4 milioni di €
– ricavi superiori a 4 milioni di €
– 20 occupati in media nell’esercizio.
Tale obbligo inizialmente previsto per il 16 dicembre 2019 è stato dapprima differito entro 120 gg dal 31 dicembre 2019 per poi essere posticipato, a seguito del decreto cura Italia, a 180 gg sempre dalla chiusura dell’esercizio 2019.

Lo Studio Michele Magro s.r.l. resta a disposizione nel fornire un supporto concreto alle micro, piccole e medie imprese per fronteggiare questa emergenza finanziaria.

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