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SMART&START – RIFINANZIAMENTO PER 20 MILIONI €

L’iniziativa Smart&Start promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il soggetto gestore Invitalia, sostiene la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico allo scopo di incentivare l’economia digitale, la ricerca tecnologica e scientifica e il “rientro dei cervelli” dal mondo.

Il progetto, partito già da tempo, ha osservato pareri più che positivi tra le imprese che ne hanno beneficiato. Per questo motivo il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha deciso di firmare un decreto che rifinanzi il disegno con 20 milioni di euro.

Il decreto stabilisce che i 20 milioni vengano reperiti dalle risorse a disposizione nel Fondo per la Crescita Sostenibile e che siano trasferiti a Invitalia, il quale si occuperà della loro distribuzione tra le diverse start-up.

Che cosa viene finanziato?

Smart&Start punta a sostenere i programmi d’investimento e i costi d’esercizio sostenuti dall’impresa per i progetti che sono contraddistinti da un alto contenuto tecnologico e innovativo oppure incentrati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale ovvero rivolti al potenziamento economico dei risultati nella ricerca pubblica e privata.

In che forma viene ottenuto l’incentivo?

L’erogazione dei benefici avviene per mezzo di un finanziamento agevolato senza interessi, nella forma della sovvenzione rimborsabile.

Chi può accedere al finanziamento agevolato?

Tutte le start-up innovative ad alto contenuto tecnologico che siano state costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Il programma Smart&Start fu avviato inizialmente nel settembre 2013 e coinvolgeva solamente le regioni del Mezzogiorno. Nel 2016, invece, l’estensione degli incentivi avviene esclusivamente a favore delle startup innovative localizzate nelle regioni del Centro-Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Molise e Abruzzo (è escluso il territorio del cratere sismico aquilano).

I nostri esperti restano a disposizione per eventuali chiarimenti.

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